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Quali sono le radici della magia nera?

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Quali sono le radici della magia nera? Tradizionalmente la magia nera è considerata la capacità d’un mago di controllare e comprendere un potere soprannaturale e maligna. Le radici della magia nera spesso sono associate anche ad altre scie di storia destinate al pensiero negativo come: il satanismo e l’occultismo, o rituali di alta magia cerimoniale.

Magia nera: le radici nella cultura popolare

La magia nera nasce dalla cultura popolare. In quest’ambito culturale, la magia nera è un potere distruttivo che si oppone a tutte le discipline esoteriche positive come la magia bianca, che invece serve a perseguire un fine beneficio e positivo. Questo concetto però sembra molto sfumato all’inizio della cultura popolare della società primitiva al di fuori dell’Europa. I popoli extraeuropei infatti consideravano benefica ogni tipologia di magia.

La magia nera vede invece la sua base principalmente in opposizione a quella bianca, nel momento in cui, si è compreso che l’energia cosmica si basa su un equilibrio specifico che mette in contrapposizione le energie negative e quelle positive. La scelta del colore nero era collegata principalmente all’oscurità generata da questi danni. Basti pensare anche alla contrapposizione della metafora cinese dello yin e yang che permette di fornire un esempio di questa specifica contrapposizione.

Inizialmente, prima dell’avvento del cristianesimo per molti popoli antichi, la magia nera e i poteri negativi che questa dava si basavano sull’aiuto di divinità in grado di operare negativamente e di dare a maghi, stregoni e sacerdoti la capacità di creare incantesimi pensati principalmente per colpire negativamente i nemici durante una guerra, o per sedare alcune lotte intestine e allontanare i nemici che volevano sovvertire il trono o una persona in vista.

La magia nera e il rapporto con la religione

E con l’ebraismo e successivamente con il cristianesimo che la magia nera diventa un’opera compita dal Demonio. Un potere concesso dal diavolo a persone che vanno contro Dio, sfruttando delle capacità diaboliche in grado di sovvertire e distruggere il bene presente nel mondo.

La magia nera però è stata per diverso tempo, specie dal medioevo fino a poco prima dell’Illuminismo un potere utilizzato dalle donne, che all’epoca venivano chiamate streghe. Queste donne, che molto spesso erano solo scienziate, o persone molto perspicaci in grado di usare erbe o intrugli per guarire, vennero perseguitate dalla chiesa cattolica e messe al rogo, in quanto considerate emissarie del diavolo. Molte vennero bruciate, altre invece annegate. In quanto si impiegava la prova dell’acqua per capire se fossero streghe, dunque quando sopravvivevano all’annegamento venivano uccise impiccate o sul rogo altrimenti come succedeva nella maggior parte dei casi, annegavano e morivano durante la prova.

Nel cristianesimo la magia nera è considerato un tentativo del Demonio di portare l’umanità verso la devianza, un metodo d’inganno da parte del Diavolo che seduce le persone deboli, donandogli un potere subdolo che porterà la persona ad unirsi alle schiere demoniache, grazie alla loro adorazione verso di lui. Su quest’idea in contrapposizione alla dottrina cristiana nasce il satanismo. Una sub cultura che vede l’adorazione di Satana e del demonio, le sue devianze e il suo volere, per ottenere in cambio: potere, denaro e soldi.

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